Una Chiesa desiderosa di portare il Vangelo

La Giornata delle Missioni diocesane: un aiuto concreto ai nostri missionari

(foto Marco Calvarese/ Sir)

Una Chiesa desiderosa di portare il Vangelo.

La «missione ad gentes» è una dimensione essenziale dell’attività della Chiesa, che risponde al mandato di Cristo di annunciare il Vangelo a tutte le nazioni (Mt 28,19-20).

Si tratta di portare la buona notizia della salvezza a coloro che ancora non conoscono Cristo o che vivono in situazioni di povertà, ingiustizia e oppressione.

Tale missione è un dono e una sfida per la Chiesa, che è chiamata a essere segno e strumento dell’amore di Dio per tutta l’umanità, come ricorda San Paolo VI nell’Esortazione Apostolica «Evangelii nuntiandi»: «Evangelizzare infatti è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare» (EN 14).

In questa domenica celebriamo la «Giornata delle Missioni diocesane».

Si tratta di un’occasione per pregare, informarsi, contribuire alla vita e alla crescita delle Chiese sorelle di Viana (Brasile), Nanyuki (Kenya), di Iringa e Mbeya (Tanzania), e per rinnovare il nostro impegno di cooperazione missionaria. Don Franco Crabu, don Giuseppe Spiga, don Luigi Zuncheddu, Giada Melis e don Carlo Rotondo sono la nostra presenza in questi luoghi e vogliamo far sentire la nostra vicinanza nel loro servizio ecclesiale.

Le testimonianze che ci fanno giungere dalle terre lontane in cui operano ci trasmettono tutto l’entusiasmo della missione e, al contempo, ci fanno intravedere il cammino, lento e faticoso, dell’inculturazione del Vangelo e di un lavoro spesso nascosto per edificare la Chiesa in contesti di recente evangelizzazione.

Questi nostri fratelli, quattro presbiteri e una consacrata, sono missionari «fidei donum», cioè persone che si sono messe a disposizione della «missione ad gentes» per un periodo determinato. 

Essi sono inviati dalla nostra Diocesi a servire queste Chiese particolari bisognose di personale qualificato e di testimonianza evangelica. Rappresentano un segno eloquente della comunione ecclesiale e della generosità pastorale.

«…Li inviò a due a due davanti a sé…» (Lc 10,1).

Questa particolare indicazione di Gesù mostra che la missione non è opera di «navigatori solitari» ma, piuttosto, testimonianza concorde di fratelli che si impegnano insieme «a dire» e rendere manifesto l’amore del Padre.

La missione si fa insieme.

Grazie alla partecipazione di ciascuno, i nostri missionari potranno percepire che stanno servendo i fratelli brasiliani, kenioti e tanzaniani non per iniziativa personale ma, in effetti, perché il Signore li ha inviati prendendoli da una comunità cristiana viva.

E noi attraverso loro, pur permanendo nella nostra realtà diocesana, ci sentiremo – come singoli fedeli e come comunità parrocchiali – missionari «in e con» loro, impegnati nell’annuncio del Vangelo «fino ai confini della terra» (At 1,8). 

Questa iniziativa fa sì che la missione sia espressione autentica della fede di tutti.

Sarà una domenica caratterizzata dalla preghiera d’intercessione perché lo Spirito Santo apra la strada alla Parola nei cuori di coloro ai quali si rivolgono i nostri missionari, contribuendo così alla fecondità del loro apostolato. 

Il nostro sostegno economico esprimerà in modo tangibile quella carità che testimonia l’amore provvidente di Dio Padre. 

Lo Spirito Santo ci farà il dono di sperimentare la bellezza e l’urgenza di portare Cristo al mondo e il mondo a Cristo.

Una Chiesa desiderosa di portare il Vangelo.

Padre Giampaolo Usai – Direttore Centro missionario diocesano

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