Si defila Ines Pisano: sette i candidati alla Regione Gli aspiranti alla guida della Giunta regionale
Sono ritornati ad essere sette i candidati alla presidenza della Regione Sardegna.
Ines Pisano, unica donna in campo, si è ritirata. Lo ha annunciato in un comunicato. Originaria di Bosa, magistrato al Tribunale amministrativo del Lazio, aveva presentato la propria candidatura come indipendente vicino al centro destra.
Francesco Desogus si presenta sotto le insegne del Movimento cinque stelle. Dopo i guai giudiziari che hanno fermato la candidatura dell’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, le regionarie del movimento hanno individuato il bibliotecario sestese come candidato alla presidenza per il partito che si presenta per la prima volta alle elezioni regionali.
Vindice Lecis si presenta con Rifondazione-Comunisti Italiani-Sinistra sarda, candidatura presentata in extremis.
Paolo Maninchedda è invece il candidato del Partito dei Sardi. Segretario del movimento indipendentista di matrice liberale, già assessore ai lavori pubblici nella giunta Pigliaru, è stato scelto attraverso le cosiddette «primarias», nel corso delle quali ha ottenuto oltre 15.000 preferenze su più di 18.000 votanti.
Alle scorse elezioni il partito si era presentato nella coalizione di centrosinistra, che aveva portato Francesco Pigliaru alla presidenza.
Andrea Murgia è il rappresentante di Autodeterminatzione. Originario di Seulo ed economista, è il nome intorno al quale è stato raggiunto l’accordo in seno al movimento che raggruppa parte dei movimenti indipendentisti presenti sulla scena politica sarda. Questo polo autonomista, alle scorse elezioni regionali, aveva sostenuto la candidatura di Michela Murgia.
Mauro Pili è invece sostenuto dalla coalizione Sardi liberi.
Già presidente della Regione dal 2001 al 2003, ex deputato e candidato anche alle scorse elezioni, il leader del movimento Unidos è stato individuato come candidato del cartello elettorale che comprende il suo partito, il movimento Progres e alcuni fuoriusciti dal Partito Sardo d’Azione, in contrasto con la linea dello storico partito indipendentista che si è avvicinato, alle scorse politiche, alle posizioni della Lega.
Christian Solinas è invece il candidato della coalizione di centrodestra. Intorno al nome del senatore e segretario del Partito Sardo d’Azione, è stato raggiunto l’accordo in seno al cartello elettorale che vede insieme tutti i partiti all’opposizione in Consiglio regionale in questi cinque anni. È pertanto l’erede dello schieramento che, nel 2014, aveva presentato come proprio candidato l’allora presidente uscente della Regione, e oggi deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci.
Massimo Zedda è invece sostenuto dal centrosinistra. Sindaco della Città metropolitana e primo cittadino di Cagliari, raccoglie l’eredità del presidente uscente Francesco Pigliaru. Intorno al suo nome c’è stata ampia convergenza tra tutti i movimenti politici, meno il Partito dei Sardi, che hanno governato la Regione in questi cinque anni.
Andrea Pala
© Copyright Il Portico