Servizio civile nella Caritas di Cagliari: perché?
Le domande entro il 20 febbraio. Il racconto di chi ha concluso l’anno
Perché scegliere il Servizio civile universale nella Caritas di Cagliari?
«Perché è un anno che ti cambia la vita» assicurano i ragazzi che il prossimo maggio concluderanno la loro esperienza grazie ai progetti della Caritas diocesana.
Nel frattempo, nei prossimi mesi, si svolgeranno le selezioni dei giovani che presenteranno domanda entro le ore 14 del 20 febbraio 2023 per i sei progetti approvati nell’ambito dell’ultimo Bando.
Ilaria, 27 anni sta concludendo la sua esperienza nel Centro di ascolto diocesano nell’ambito del progetto «Cagliari in ascolto».
«Ho avuto la possibilità di vedere da vicino ed entrare in contatto con situazioni di fragilità e povertà che prima non conoscevo realmente. Grazie a questa esperienza sono cresciuta, ho acquisito competenze umane e professionali. Lo stesso rapporto con gli operatori e i volontari mi ha insegnato tanto: persone che condividono con convinzione lo stesso obiettivo, quello di aiutare il prossimo».
Chiara e Giovanni Battista sono stati impegnati nell’ambito del progetto «Mondialità – Cagliari», rispettivamente nel Centro d’ascolto per stranieri Kepos e nell’area mondialità/ giovani della Caritas diocesana.
«Un’esperienza – spiega Chiara – che mi ha permesso di acquisire competenze utili anche in vista del mio futuro professionale. Ho inoltre avuto modo di conoscere le reali difficoltà correlate ai percorsi di immigrazione, da quelle burocratiche a quelle di inclusione/ integrazione».
«Il servizio svolto – aggiunge Giovanni Battista – mi ha permesso di aprirmi agli altri, di arricchire il mio bagaglio culturale ed emotivo, entrando in contatto con persone di culture e nazionalità diverse. Consiglio fortemente ai miei coetanei di svolgere il Servizio civile nella Caritas, perché è davvero un’opportunità da cui imparare tanto»
«La cosa più bella – spiega Aurora, 28 anni, impegnata nel Centro diocesano di assistenza nell’ambito del progetto “Nessuno escluso” – è la gratitudine delle persone che aiutiamo, che esse ci manifestano con sorrisi, sguardi o piccoli gesti di ringraziamento. Un’esperienza che ti fa crescere, che ti permette di ritornare a casa gratificata e soddisfatta di esserti resa utile per gli altri».
Maryam, 20 anni, sta terminando il Servizio civile nella Casa di accoglienza «Padre Sergio».
«La forza delle donne accolte con i loro bimbi – racconta – segnate da violenze e sofferenze, mi ha insegnato a essere più forte, ad affrontare la vita con più grinta. Un’esperienza che mi ha aiutato a migliorare, e mi ha permesso di stringere relazioni che mi hanno arricchito dal punto di vista umano e professionale».
Sono 31 i posti messi a disposizione: i ragazzi selezionati saranno impegnati nei servizi della Caritas diocesana e in quelli di altre realtà impegnate accanto alle persone più fragili.
Gli aspiranti volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL) all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.
È necessario essere in possesso della SPID di livello di sicurezza 2.
La descrizione dei progetti è disponibile sul sito della Caritas diocesana, ecco il link:
Per informazioni: 070/52843238 (ufficio Caritas diocesana); serviziocivile@caritascagliari.it
Maria Chiara Cugusi
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