Riprendere in mano le fila del ministero affidatoci
Incontro del clero con don Michele Falabretti del servizio nazionale PG
Nei locali del Seminario arcivescovile è in corso l’incontro del clero diocesano.
A dettare le riflessioni don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile.
Titolo dell’intervento don Michele è: «Ecco, il seminatore uscì a seminare».
«Mi sembra interessante – ha esordito – che la riflessione pastorale che mi è stata chiesta oggi, avvenga in un contesto di ritiro spirituale (anche se il nostro incontro ha più il carattere di un aggiornamento pastorale) perché è proprio di questo che si tratta».
«Il tempo che stiamo vivendo – ha proseguito – tempo oltremodo difficile non solo per le fatiche organizzative o per i numeri che si contraggono sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto per ciò che la pandemia sta scavando nell’intimo di ciascuno, è il tempo che ci è dato e quindi non è solo la nostra unica possibilità: è anche un appello a riprendere in mano le fila del ministero per il quale ci siamo resi disponibili e che la Chiesa ci ha affidato».
«Per farlo, e per farlo bene, – ha specificato Falabretti – non è sufficiente elaborare delle buone strategie che pure saranno necessarie. Il punto di partenza è proprio quello spirituale, cioè l’elaborazione di una spiritualità presbiterale che oggi mi sembra piuttosto debole. Non mi riferisco ovviamente a voi in particolare (non vi conosco, non me lo potrei permettere…), ma a una situazione diffusa almeno in Italia e sotto gli occhi di tutti».
Riprendere in mano le fila del ministero affidatoci.
Per farlo, e per farlo bene, non è sufficiente elaborare delle buone strategie che pure saranno necessarie.
Il punto di partenza è proprio quello spirituale, cioè l’elaborazione di una spiritualità presbiterale che oggi mi sembra piuttosto debole.
La relazione di don Michele Falabretti.
Intervento-don-Michele-FalabrettiIl servizio completo sul numero del nostro settimanale di domenica 23 gennaio.
© Copyright Il Portico