Pastorale giovanile: al via le attività del nuovo anno La moltiplicazione dei pani e dei pesci è l’icona biblica per l’anno pastorale 2017-2018
L’Anno pastorale 2017-2018 porta a compimento un percorso diocesano dedicato ai giovani snodato in tre diverse tappe. La prima era dedicata all’importanza dell’incontro con il Signore, mentre per nella seconda abbiamo ragionato sulla condivisione. Invece l’icona biblica scelta per l’anno pastorale 2017-2018, è quella della moltiplicazione dei pani e dei pesci, in particolare la prima tra le due raccontate nei Vangeli. Questo brano ci accompagnerà durante l’anno nei vari appuntamenti che verranno proposti dalla Pastorale giovanile. Il primo segmento tratto dal brano del Vangelo troverà attuazione nell’incontro diocesano di Barrali quando ci soffermeremo sul significato del «restare».
Il racconto che san Marco fa della prima moltiplicazione dei pani si apre con gli apostoli che si radunano attorno a Gesù dopo aver portato a termine un primo tratto della loro missione. Gesù li aveva mandati «a due a due» dando loro precise indicazioni affinché predicassero la conversione e guarissero chi era infermo.
Nell’accoglierli il Cristo dice loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, riposatevi un poco». Gesù sente l’esigenza di stare con loro e di riservare del tempo per stare insieme, lontano dalla folla lì accorsa per incontrarlo. Ma il ritagliarsi del tempo per stare assieme è, in questo momento, necessario e Gesù non può non farne una priorità per i suoi apostoli. D’altronde già in occasione della scelta dei Dodici (Mc 3, 13-19) era ben chiaro il primo tratto che qualifica i Dodici, cioè «stare con il Maestro». Ma questa esigenza deve essere ripetuta e reiterata nel tempo, in modo ciclico. L’esigenza messianica, infatti, richiede il continuo ritorno a Cristo che, come una fonte, rigenera, rinfranca e ricarica, in vista di un nuovo percorso di annunciazione. È da questa riflessione che abbiamo pensato l’incontro di Barrali, prima tappa di un anno diocesano ricco e intenso. Ci piace, in occasione dell’inizio dell’Avvento, anzitutto ritrovarci per (re)stare, semplicemente, assieme. È Gesù stesso che ci chiama e ci invita: «Venite in disparte». Prendiamo perciò distanza dalla nostra vita e dalla nostra routine per trovare un tempo esclusivo di incontro con Gesù e con gli altri.
Con le attività della giornata ritroveremo il piacere di stare assieme, di pregare, di giocare, di crescere e, perché no, di riposarci. Vorremmo che alla fine dell’incontro, rientrando a casa, chi è stato protagonista della giornata possa aver assaporato in pieno il piacere dell’essere stati insieme e, allo stesso tempo, abbia potuto ricaricare le pile anche solo per un giorno, per proseguire il cammino della propria vita, andando a valorizzare la presenza in essa della comunità parrocchiale e/o dell’oratorio come punto fermo per la propria crescita.
Nelle settimane che precederanno l’appuntamento si potranno prendere in mano i brani del Vangelo in cui Gesù si ritaglia un tempo esclusivo e fondamentale per stare coi suoi. Pensiamo a tutte le occasioni in cui il Maestro si ritira in disparte con gli apostoli prediletti, richiedendone la vicinanza e il sostegno: Gesù stesso ha bisogno di quelli più vicini, ha bisogno di stare con loro. E quando quest’esperienza è così straordinaria sono gli stessi apostoli che, con le parole di Pietro sul monte Tabor, non vogliono rinunciare a questa opportunità: «È bello per noi stare qui». Il Nuovo Testamento racconta di moltissimi momenti in cui lo stare con Gesù diventa esperienza imprescindibile. Arriviamo a Barrali (ri)scoprendo questi testi e pregandoci sopra.
Alessandro Orsini
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