Monsignor Pezzi pellegrino da Sinnai a Bonaria Ospite della 32ma edizione l'arcivescovo della diocesi della Madre di Dio a Mosca
Un pellegrinaggio che continua a confermare la vocazione mariana dei sardi.
Anche quest’anno migliaia i fedeli che nella notte tra il 24 e il 25 aprile hanno percorso a piedi il cammino da Sinnai alla basilica di Bonaria, sulla scia del tema «Non Temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio». Ospite della trentaduesima edizione dell’iniziativa, organizzata da Comunione e Liberazione, in collaborazione con la parrocchia di santa Barbara di Sinnai, monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della diocesi della Madre di Dio a Mosca.
Per diverse volte gli organizzatori hanno cercato di avere come ospite monsignor Pezzi, ma i diversi impegni lo hanno impedito.
La sua presenza ha permesso ai partecipanti di scoprire una realtà come quella dei cattolici di Russia, immersi in un panorama nel quale il riferimento è la Chiesa ortodossa, con il patriarcato di Mosca che mantiene una posizione conservatrice rispetto al dialogo ecumenico, anche se negli ultimi tempi sembra che le cose stiano cominciando a prendere una piega differente, se pur con timidi segnali.
I partecipanti al pellegrinaggio si sono radunati all’Anfiteatro di piazza sant’Isidoro Sinnai per il «XIX Happening», alla mezzanotte la Messa presieduta da monsignor Pezzi.
Al termine l’avvio del pellegrinaggio a piedi nel cuore della notte passando per le strade di Sinnai, Settimo san Pietro, Selargius, dove, come di consueto, è stato possibile fermarsi per una breve pausa prima di ripartire alla volta di Monserrato, di Pirri, e di Cagliari, per arrivare attraverso via Bacaredda, via Sonnino e viale Diaz alla scalinata di Bonaria dove ad attendere i pellegrini c’erano i padri Mercedari, il Vescovo e diversi cagliaritani, che ogni anno giungono ai piedi del santuario mariano per accogliere chi ha trascorso una notte camminando e pregando.
Alla fine nei volti dei partecipanti i segni della stanchezza sono stati, come al solito, coperti dalla gioia di aver vissuto un’esperienza unica, particolare, fatta di comunione tra persone che condividono la fede e che non hanno timore di mostrarla agli altri.
Merce rara di questi tempi: la tendenza è a vivere quasi nel privato la propria appartenenza alla Chiesa.
Da 32 anni l’associazione «Il Segno», insieme a CL e alla parrocchia di Sinnai, sono testimoni di fede vissuta autenticamente, capace di coinvolgere migliaia di persone che, per una notte, decidono di mettere da parte la comodità di casa e attraversare le strade, all’insegna della preghiera e della testimonianza.
I. P.
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