L’impegno delle Figlie della Carità nella lotta alla tratta
Martedì 18 ottobre manifestazioni di sensibilizzazione sul tema
La tratta di persone a scopo di sfruttamento è una realtà che tutt’oggi colpisce un numero altissimo di migranti a livello globale.
In Italia esiste un progetto che ormai da più di vent’anni offre assistenza alle vittime di questo reato attraverso programmi di protezione per il reinserimento socio-lavorativo e l’integrazione finanziato dal Ministero per le Pari Opportunità.
In Sardegna è la Congregazione delle Figlie della Carità che attraverso il Progetto «Elen Joy» si occupa di dare assistenza e sostegno ai migranti di ogni età, genere e provenienza sfruttati e trafficati mediante un percorso di accoglienza volto all’indipendenza e all’autonomia.
L’impegno delle Figlie della Carità.
Attualmente l’emergenza che il sistema anti tratta si trova a fronteggiare proviene dallo sfruttamento lavorativo nel settore dell’agricoltura, allevamento, edilizia, cura della persona, terzo settore che le inserisce in un sistema di irregolarità e subordinazione privandole della libertà, dei diritti e della dignità di un lavoratore.
Lo sfruttatore, facendo leva sul bisogno economico e sull’inaccessibilità del mercato del lavoro per la gran parte dei migranti appartenenti alla categoria, stabilisce un rapporto lavorativo in nero o «grigio», spesso non contrattualizzato, sottopagato, perpetrando una relazione subordinata attraverso minacce fisiche e verbali.
In occasione della XVI Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani numerose sono le iniziative che la Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo e la Regione Autonoma della Sardegna mettono in campo per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno.
Il 18 ottobre presso l’Istituto scolastico superiore «ITC Satta» di Nuoro si terrà un seminario rivolto agli studenti dal titolo «Raccontare la Tratta. La narrazione del fenomeno attraverso linguaggi innovativi: il fumetto e il cinema».
Per ragionare insieme ai più giovani sul fenomeno e stimolare il dibattito attraverso strumenti coinvolgenti.
L’impegno delle Figlie della Carità.
Oltre ai saluti istituzionali, interverranno la regista di un mediometraggio sulla tratta, Stefania Muresu, gli operatori del Progetto «Elen Joy», la Caritas diocesana di Nuoro e lo «IAL Sardegna» per un confronto a tutto tondo sulla realtà che ospita l’incontro.
Nelle principali città dell’Isola, oltre ai capoluoghi di provincia e di regione, Quartu Sant’Elena, Olbia e Iglesias, verranno esposti gli striscioni simbolo dell’impegno nella lotta al traffico di esseri umani e nelle piazze saranno presenti dei banchetti con operatori della tratta e volontari del servizio civile che distribuiranno materiale informativo e di sensibilizzazione alla cittadinanza.
L’impegno della Congregazione intende intervenire direttamente nell’assistenza alle vittime e nel contempo avvicinare la cittadinanza, soprattutto le nuove generazioni, ad una realtà che ci riguarda tutti così come recita lo slogan della campagna promossa dalla Regione Sardegna «La civiltà non ammette catene», la cui immagine rappresentativa è stata firmata dal noto fumettista Beppe Vigna.
Valentina Sanna – Progetto «Elen Joy» – Congregazione Figlie della Carità
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