La Madonna di Fatima è patrona di Giorgino Nel fine settimana le prime celebrazioni
Nel fine settimana la comunità di Giorgino celebra la patrona della parrocchia la Madonna di Fatima. «La festa – dice il parroco don Giorgio Vacca – si svolge in due momenti. Il primo domenica, che è anche la festa della primavera. Il 27 maggio al mattino ci sarà invece la benedizione delle corone, di sera la Messa e la processione al mare, con il simulacro della Madonna che viene imbarcato. C’è poi il lancio delle corone, una da un elicottero messo a disposizione dalle forze armate e l’altra a mare.
Oltre alla Madonna di Fatima, vostra patrona, voi avete avuto un ruolo importante anche nelle celebrazioni per sant’Efisio.
È molto stretto il legame col Santo, c’è un gruppo di persone che sfilano in costume, sia l’1 che il 4 maggio. La statua entra dentro il villaggio, il parroco la accoglie nel piazzale della chiesa, incensa, e rivolge qualche preghiera al santo per il villaggio e per il mondo.
Giorgino fa parte della storia di Cagliari. Ma qual è la sua dimensione all’interno della vita cittadina?
Anche le autorità civili parlano della tradizione legata al rione. Una cosa che ho notato è che in occasione delle feste, soprattutto Madonna di Fatima e Sant’Efisio, sono tutti presenti per collaborare. Hanno un senso di aggregazione molto bello e significativo.
Quali sono le criticità del quartiere
Pur non essendo io residente, so che a volte c’è qualche malumore. Per esempio, il problema dell’acqua. A volte è difficoltosa la raccolta dei fondi per la realizzazione di certe attività. Anche per la festa della primavera, ci sono poche persone e si ha bisogno di collaborazione da parte delle autorità. Certamente i soldi non possono essere spesi con leggerezza, però i residenti faticano ad andare avanti. Riescono a farlo grazie alla loro determinazione.
Come pensa dell’impianto di rigassificazione?
Io ho meno voce in capitolo. I residenti mi citano l’esempio di Sarroch, dove l’odore malsano costringe a tenere chiuse le finestre. Anche questo villaggio quindi potrebbe incorrere negli stessi problemi. Chi ha elaborato il progetto avrà anche valutato la possibilità di lasciare in sicurezza i residenti.
C’è stato un coinvolgimento degli abitanti nel progetto?
Non sono stati coinvolti per niente. È un qualcosa che è arrivato dall’alto e che hanno dovuto subire, anche se hanno manifestato il loro disagio, restando però inascoltati, almeno per il momento. Da diversi mesi è in atto la protesta ma credo che alla fine ciò che è stato deciso verrà portato avanti.
Marco Scano
© Copyright Il Portico