Giubileo di Bonaria: un dono per la Sardegna Il Messaggio dell'Arcivescovo per i 650 anni dall'arrivo del simulacro

Le Chiese che sono in Sardegna, e la diocesi di Cagliari in particolare, sono invitate nei prossimi mesi a vivere con particolare affetto verso Maria il 650mo anniversario dell’arrivo della venerata immagine di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari.

Per questo anniversario papa Francesco ci ha donato un Giubileo straordinario, che inizierà il prossimo 29 settembre, prima domenica dopo il 24 settembre, festa della Madonna della Mercede e dei Padri Mercedari che custodiscono il Santuario e la Basilica di Bonaria, e si concluderà il 5 luglio 2020, prima domenica di luglio, solenne festa cittadina della Madonna di Bonaria.

Momenti culminanti saranno il 25 marzo 2020, giorno dell’arrivo della Sacra Immagine a Cagliari; il 24 aprile 2020, solennità liturgica della Madonna di Bonaria Patrona Massima della Sardegna, e le altre feste mariane che la liturgia ci offre nel corso di tutto l’anno. Chiesa giubilare sarà la Basilica di Bonaria con il Santuario.

La celebrazione di un anno giubilare (che secondo Lv.25,9 iniziava con il suono del corno, in ebraico «yobel», da cui la parola giubileo) è un’antica tradizione biblica, che Gesù riprende con il suo discorso nella Sinagoga di Nazareth (Lc.4, 16 – 21) commentando la pagina di Isaia 61, 1-2 da lui appena proclamata quel giorno.

Isaia e Gesù in particolare mettono in evidenza che giubileo significa guardare anzitutto ai poveri, ai cuori piagati e spezzati, agli schiavi e ai prigionieri, ai ciechi, a tutti gli afflitti bisognosi di consolazione: anno giubilare significa anno di grazia e di misericordia anzitutto per loro. Gesù poi aggiunge una parola fondamentale: «oggi», che è il tempo di Gesù, un oggi che durerà fino al suo ritorno glorioso.

I nostri anni giubilari quindi hanno lo scopo di aiutarci a vivere il tempo di grazia, di misericordia, di guarigione, che Gesù è venuto ad inaugurare portando la potenza e i doni dello Spirito di Dio, tempo di lode e di ringraziamento a Dio per i suoi doni e tempo di nuova libertà per le persone, per il creato e per tutte le cose.

Questo anno giubilare sarà anzitutto un tempo di lode e di gratitudine al Signore per aver donato a Cagliari e a tutta la Sardegna una presenza così vicina e sentita di Maria, sua e nostra Madre. Veramente Egli ha guardato a tutte le nostre povertà e la vicinanza particolare di Maria alla nostra terra ci sostiene e ci incoraggia a vincere ogni paura e ogni rassegnazione.

Così scrive papa Francesco nella «Evangelii Gaudium»: «Come una vera madre, cammina con noi, combatte con noi ed effonde incessantemente la vicinanza dell’amore di Dio. Attraverso le varie devozioni mariane, legate generalmente ai santuari, condivide le vicende di ogni popolo che ha ricevuto il Vangelo ed entra a far parte della sua identità storica» (n. 286). Senza dimenticare che proprio da Bonaria la presenza materna di Maria è stata portata nel mondo con i Sardi emigrati in ogni continente e in modo speciale a Buenos Aires, come ci ricordò con parole piene di affetto papa Francesco nella memorabile udienza del 15 maggio 2013 in piazza San Pietro: «fra la città di Buenos Aires e Cagliari c’è una fratellanza per una storia antica.

Proprio nel momento della fondazione della città di Buenos Aires, il suo fondatore voleva nominarla “Città della Santissima Trinità”, ma i marinai che lo avevano portato laggiù erano sardi e loro volevano che si chiamasse “Città della Madonna di Bonaria”. Vi fu una disputa fra di essi e alla fine hanno trovato un compromesso, così che il nome della Città risultò lungo: “Città della Santissima Trinità e Porto di Nostra Signora di Bonaria”. Ma essendo tanto lungo, sono rimaste le due ultime parole: Bonaria, Buenos Aires, in ricordo della vostra icona della Madonna di Bonaria».

La celebrazione solenne per l’inizio dell’anno giubilare si terrà domenica sera 29 settembre nella basilica di Bonaria: è la prima domenica dopo il 24 settembre, festa liturgica della Madonna della Mercede, la Vergine patrona dell’Ordine Mercedario e di tutti coloro che hanno a cuore la liberazione da ogni schiavitù.

*Vescovo

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