Donne e lavoro al centro della Giornata del Povero Il 18 novembre si celebra la seconda edizione
In occasione della Seconda Giornata Mondiale dei Poveri che si celebra domenica 18 novembre la diocesi di Cagliari ha promosso due iniziative.
Una Veglia di preghiera, che si svolgerà nella Basilica magistrale di Santa Croce, in Castello venerdì 16 novembre alle 19, e sarà dedicata al tema della «povertà femminile», con particolare riferimento al femminicidio, secondo le indicazioni del nostro Arcivescovo.
Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti, rivolta in modo particolare ai gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali impegnati nell’animazione alla solidarietà e alla carità.
La seconda iniziativa sarà un Seminario sul tema della povertà, nel corso del quale verrà presentata «Impresa Sociale S.r.l.- Lavoro insieme», promossa dalla diocesi di Cagliari, finalizzata a favorire nuove opportunità lavorative come strumento di contrasto alla povertà, che si svolgerà giovedì 22 novembre, alle 10 nel Seminario arcivescovile di Cagliari.
La Giornata è stata istituita da papa Francesco al termine del Giubileo della misericordia, nella lettera apostolica «Misericordia et misera».
«Il Papa – scrive don Marco Lai, direttore della Caritas nella lettera inviata a tutti i parroci della Diocesi – esorta a non avere sentimenti di “disprezzo» e di «pietismo» verso i bisognosi, bensì “a rendere loro onore, a dare loro la precedenza, convinti che sono una presenza reale di Gesù in messo a noi”.“Ed è qui – scrive ancora il Papa – che si comprende quanto sia distante il nostro modo di vivere da quello del mondo, che loda, insegue e imita coloro che hanno potenza e ricchezza mentre emargina i poveri e li considera uno scarto e una vergogna».
Nella missiva inviata è specificato inoltre che è disponibile un formulario per la preghiera dei fedeli e una traccia per la Veglia di preghiera, due strumenti utili per la Giornata di domenica, quando in tutte le chiese del mondo verrà celebrata la Giornata che Francesco ha voluto per gli ultimi della terra, davanti ai quali il Papa specifica che non si tratta di giocare per avere il primato di intervento, ma piuttosto «possiamo riconoscere umilmente che è lo Spirito a suscitare gesti che sino segno della risposta e della vicinanza di Dio».
L’invito che don Marco fa, attraverso la lettera ai parroci, è «a sentirci debitori nei confronti dei poveri, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene».
Per approfondire: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/poveri/documents/papa-francesco_20180613_messaggio-ii-giornatamondiale-poveri-2018.html
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