Corso sul turismo religioso: inaugurazione il 21 giugno Presente monsignor Dario Viganò, della Segreteria Vaticana per la Comunicazione

Corso sul turismoÈ prevista anche la presenza di monsignor Dario Viganò, della Segreteria Vaticana per la Comunicazione, all’inaugurazione del corso «Turismo culturale e religioso in Sardegna», in programma il 21 giugno alle 17 nell’Aula Magna della Facoltà teologica.

Oltre all’alto prelato interverranno padre Fabrizio Congiu docente della Facoltà Teologica che proporrà il tema «Fede in “cammino”. Le peculiarità teologiche della cultura sarda», di Isabella Pavan, Editore «Terre di Mezzo», che proporrà il tema «Il turismo responsabile: rapporti tra turismo lento e cultura religiosa».

Modererà gli interventi il giornalista Paolo Matta. Previsti i saluti di padre Francesco Maceri, preside della Facoltà teologica della Sardegna, di padre Giovanni Atzori Ministro provinciale dei Frati Cappuccini, di padre Franco Buonamano, Ministro provinciale dei Frati Conventuali, di Salvatore Morittu, Custode dei Frati Minori, di Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo e di monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

L’iniziativa gode del patrocinio della Regione e rappresenta un primo modulo sperimentale di alta specializzazione, che mira a strutturare e qualificare l’offerta del turismo culturale e religioso sul territorio isolano. «Attraverso questo corso – spiega Andrea Oppo, docente di estetica presso la Facoltà teologica e membro della segreteria organizzativa – si intende formare guide turistiche e operatori nell’ambito dell’arte sacra e del pellegrinaggio, ma con diverse prerogative. Da un lato si guarderà alle conoscenze specifiche sulla storia della Chiesa e della liturgia, passando per la religiosità popolare e la Scrittura, ma dall’altro sarà altrettanto essenziale che i corsisti siano capaci di farsi portatori anche del senso spirituale e teologico dei luoghi sacri cristiani».

Secondo un’analisi condotta dal Ministero dei beni culturali sull’impatto tra le regioni italiane del turismo cosiddetto lento, cioè legato ai pellegrinaggi e ai cammini, emerge la posizione favorevole della Sardegna, che possiede notevoli risorse da sviluppare.

Da qui la necessità di avere operatori qualificati capaci di mettere le proprie competenze al servizio di questa nuova opportunità.

Nelle due settimane previste, dal 21 giugno al 6 luglio, verrà proposto un percorso di alta formazione, nozioni di storia della Chiesa e antropologia religiosa, con un’attenzione privilegiata verso cammini, pellegrinaggi, santuari, architettura e canto liturgico in Sardegna.

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