Benedetto XVI dieci anni fa pellegrino a Bonaria Lucia Baire, presidente del Comitato, accolse il Papa il 7 settembre 2008

Benedetto XVITra le giornate storiche della nostra Isola ci sono da scrivere senz’altro le visite dei Papi, Paolo VI, Giovanni Paolo II e papa Francesco.

Dieci anni fa venne Benedetto XVI, che ricordiamo con particolare nostalgia pensandolo papa Emerito in preghiera nel Monastero Mater Ecclesiae del Vaticano. Era il 7 settembre del 2008 quando Benedetto XVI si recava pellegrino a Bonaria.

Quella calda e afosa domenica di settembre la Sardegna intera si era riversata nel capoluogo per salutare il Santo Padre.

Ci si era preparati adeguatamente fin da quando, la notte di Natale, l’allora arcivescovo Mani, diede la notizia della venuta del Papa, in occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona massima della Sardegna.

Se quella visita è ancora nel cuore di tutti, l’ingegner Maria Lucia Baire ne è la memoria storica più autorevole, perché era responsabile dell’organizzazione della visita come Presidente del Comitato per l’accoglienza del Papa.

L’organizzazione era stata affidata per intero al Comitato che, di concerto con le altre istituzioni, aveva predisposto il programma, visto poi dalle autorità vaticane e allestito quanto necessario per accogliere il Papa, affinché tutta la comunità ecclesiale, oltre a quella civile, potesse vivere la straordinarietà di questo evento.

La visita del Papa nel 2008 è stata foriera di incontri, di rapporti costruiti e che, ancora oggi, sono alimentati nei modi più disparati.

Grande via vai continuo dal Seminario arcivescovile, il quartier generale dell’organizzazione.

Le centinaia di volontari che hanno collaborato per preparare e seguire l’evento, mettendo a disposizione competenze e disponibilità hanno avuto come unico scopo «servire Gesù Cristo nella persona del Papa».

L’organizzazione così puntuale e articolata impressionò il Papa stesso che chiese spiegazioni, ad esempio sul coro composto da ottocento cantori, che eseguì canti gregoriani, canti sacri e canti popolari in lingua sarda, facendo partecipare l’immensa assemblea che gremiva il piazzale antistante la Basilica di Bonaria.

Tutta la Sardegna partecipò: un popolo fedele che in numero davvero inaspettato accolse il Papa con fede semplice e vera.

Si vide una Chiesa in festa che si espresse in tutte le sue componenti.

Parteciparono tutti, anche, cosa unica, i centenari che, con i loro parenti, riempirono la Basilica di Bonaria. Fu davvero una grande esperienza di fede.

La folla composta e ordinata che dal sagrato di Bonaria si estendeva fino al mare, la scalinata contornata dai costumi colorati e austeri che la tradizione e il folclore sardo sanno esprimere, l’esultanza dei giovani, hanno fatto dei luoghi uno splendido scenario.

Quanto alla cosa che maggiormente l’ha colpita di più in quella circostanza, l’ingegner Baire non ha dubbi.

«Il Papa – ha detto – mi ha fatto sentire l’appartenenza alla Chiesa universale e io, laica, che avevo in mano tutta l’organizzazione, mi sono sentita parte viva di una Chiesa che affidava al laicato delle responsabilità, riconoscendomi nella Chiesa il mio ruolo di professionista e di donna.«Oggi – aveva detto nell’omelia Benedetto XVI – insieme alla visione della natura stupenda che ci circonda, voi mi offrite quella della fervida devozione che nutrite verso la Vergine Santissima. Grazie per questa bella testimonianza».

Nessuno avrebbe immaginato che a distanza di soli cinque anni un altro Papa, Francesco, sempre nel mese di settembre, sarebbe stato pellegrino a Bonaria. Una conferma che la devozione mariana è un elemento essenziale della vita di fede.

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