Andrea Manunta diventa sacerdote
L’ordinazione nella Collegiata di Sant’Anna il 30 ottobre, festa di San Saturnino
L’appuntamento è per lunedì 30 ottobre, festa di San Saturnino, patrono di Cagliari, alle 18 nella Collegiata di Sant’Anna.
Nella celebrazione eucaristica il diacono don Andrea Manunta verrà ordinato presbitero da monsignor Giuseppe Baturi.
Per il giovane stampacino è la conclusione di un percorso formativo segnato dagli studi romani e dal servizio nella comunità di Sant’Egidio.
«Nel corso della mia preparazione a Roma – racconta don Andrea – ospite del Seminario francese, ho avuto la possibilità di frequentare la Comunità di Sant’Egidio e di venire a contatto con tantissime persone. Molte incontrate per strada altre invece in luoghi diversi: in tutti ho colto il desiderio di essere ascoltati e accolti, specie quando si è trattato di persone che vivevano ai margini della società».
Un’esperienza importante che, anche nei mesi di diaconato, don Andrea ha portato avanti.
Non è mancato il servizio in parrocchia, nella comunità di San Pancrazio, tra le chiese più antiche della capitale.
«Il servizio diaconale in questa comunità – racconta ancora il futuro presbitero – mi ha messo in contatto con molte persone. Se prima da seminarista l’approccio era di un certo tipo, dopo l’ordinazione diaconale cambia anche il modo con il quale gli altri si relazionano, in funzione del fatto che hai un ruolo differente. Non posso però non sottolineare la grande voglia di lavorare assieme, di costruire qualcosa con e per gli altri».
Nella vocazione di don Andrea resta centrale il ruolo della famiglia e della comunità di origine, quella di Sant’Anna, dove il 1 novembre celebrerà la prima Messa.
Un ritorno a casa atteso: qui è nata la vocazione maturata nel tempo e che, nella celebrazione del 30 ottobre, trova un punto non solo di arrivo ma di partenza per una nuova fase della vita.
«Nell’immediato futuro – afferma il diacono – c’è la conclusione degli studi a Roma e poi vedremo. Di certo ringrazio del dono ricevuto e della chiamata al sacerdozio: per me è una grande gioia essere arrivato a questo momento».
Un cammino segnato da più tappe: dall’ingresso in Seminario agli studi filosofici, dall’esperienza monastica a quella lavorativa, fino alla ripresa del cammino formativo nel Seminario francese, accompagnato dall’esperienza in sant’Egidio.
L’esperienza diaconale ha davvero rafforzato lo spirito di servizio. «In questi mesi “romani” – dice – ho colto la bellezza della vocazione del diacono, che si mette al servizio della comunità e che è chiamato a rendere testimonianza di questo servizio».
Per don Andrea poi la possibilità di formarsi in un città come Roma, in un Seminario a carattere internazionale, resta un’esperienza altamente formativa, a contatto con persone di provenienza diversa, possibilità che è fonte di scambio reciproco e di crescita personale.
Elementi necessari nel cammino presbiterale che sta per aprirsi.
Roberto Comparetti
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