Alternanza scuola lavoro: intesa tra ufficio scolastico regionale e diocesi Sarà siglata il 1 giugno dal vescovo Arrigo Miglio e dal direttore Francesco Feliziani

Studenti in alternanza scuola lavoro presso l'Archivio storico diocesano
Studenti in alternanza scuola lavoro presso l’Archivio storico diocesano

Giovedì 1 giugno alle ore 16 presso l’aula Benedetto XVI della curia diocesana (via mons. Cogoni, 9, Cagliari) verrà siglato un protocollo d’intesa tra l’Ufficio scolastico regionale della Sardegna e l’Arcidiocesi di Cagliari, per la realizzazione di attività di alternanza scuola lavoro.

A porre la firma che darà via all’accordo saranno Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, e Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

Lo scopo dell’intesa è quello di promuovere le attività di alternanza scuola lavoro presso le strutture del mondo ecclesiale, come ad esempio enti ecclesiastici, istituzioni culturali, oratori, associazioni di volontariato e movimenti ecclesiali, enti educativi, fondazioni onlus diocesane, comunità religiose.

In realtà diverse realtà ecclesiali hanno già stabilito dei rapporti di collaborazione con alcuni istituti per la realizzazione dei progetti di alternanza. Tra questi l’archivio storico diocesano, il museo del duomo, la Caritas e la struttura comunicativa della diocesi (Il Portico e Radio Kalaritana).

«La scuola deve diventare la più efficace politica strutturale a favore della crescita e della formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro». Così si legge nel dispositivo del ministero dell’istruzione per il progetto di alternanza scuola lavoro introdotto dalla cosiddetta legge sulla «buona scuola». Sono previste, nell’arco dell’ultimo triennio di studi superiori, 400 ore per gli istituti tecnici e professionali, dimezzate invece a 200 ore per i licei.

Dunque non solo imprese e aziende possono ospitare gli studenti, ma anche associazioni sportive e di volontariato, così come enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare infatti «partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo». Questo è il motivo per cui diversi enti ecclesiali entrano a pieno titolo tra le realtà in grado di dare un significativo contributo per la realizzazione di questo progetto.

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