A Decimomannu per Santa Greca è «Festa di maggio»

Nominati i nuovi obrieri che custodiranno il santuario

Decimomannu ancora una volta è in fermento per Santa Greca.

Fino al 2 maggio nel Santuario diocesano di Decimomannu si celebra la consueta «Festa di maggio» in onore della giovane martire, organizzata di concerto dalla parrocchia Sant’Antonio Abate, dall’associazione «Santa Greca» e dall’amministrazione comunale.

Una festa che, di fatto, ha avuto il suo inizio durante la Veglia pasquale quando il parroco, don Andrea Lanero, ha reso noto i nomi dei nuovi obrieri e ha consegnato loro le chiavi per custodire il santuario e il simulacro della giovane Greca.

La tradizione prevede che il parroco scelga cinque uomini, 3 ammogliati (is coiausu) che per questa edizione saranno Paolo Corbia, Celestino Deidda e Antonello Carta, e 2 celibi che abbiano compiuto almeno 18 anni (is bagadiusu) e che quest’anno sono Michele Corona e Riccardo Argiolas.

«Il segno delle chiavi – ha ricordato il parroco durante la notte di Pasqua al momento dell’investitura ufficiale – è per la duplice funzione degli obrieri e prende vita dal duplice significato che ci viene dato dal latino, dal verbo chiudere, e quindi la funzione di custodia e di protezione e dall’ebraico che significa aprire e quindi la funzione di accogliere i pellegrini e tutte le persone e prendersi cura di loro». Il primo giorno dei festeggiamenti, sabato il rosario con la vestizione del simulacro e a seguire la Messa.

Domenica 30 le Messe delle 8, 9.45 e 11 si trasferiscono dalla parrocchiale di Sant’Antonio Abate al Santuario di Santa Greca e nel tardo pomeriggio, alle 18 dopo l’originale incontro tra la reliquia di Santa Greca e il simulacro precederà la Messa solenne.

Lunedì 1 maggio le Messe si celebreranno al mattino alle 8 e alle 11, mentre alle 17 per le vie del paese si svolge la processione col popolo, la banda musicale, i gruppi folk seguirà la Messa solenne.

Martedì 2 maggio, giorno di chiusura della festa alle 11 la Messa con gli ammalati e alle 17 la Messa solenne e la svestizione del simulacro.

Nutrito anche il programma degli eventi collaterali che oltre alle tradizionali bancarelle, locande, e giostre prevede in Santuario il concerto del «Coro del Teatro Lirico di Cagliari», sabato un tributo agli 883, domenica musiche anni 90-2000 con Jonny Mele e lunedì 1 maggio, dopo lo spettacolo pirotecnico, il concerto in piazza di Maria Giovanna Cherchi.
Andrea Pelgreffi

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