Donne e lavoro all’attenzione della Diocesi Il femminicidio e la disoccupazione temi della Giornata mondiale del Povero

Povertà femminile e lavoro sono i temi centrali delle iniziative promosse dalla Diocesi di Cagliari in occasione della Seconda Giornata Mondiale dei Poveri.  Ieri nella basilica di Santa Croce, Veglia di preghiera, organizzata con il Consiglio Caritas, la consulta diocesana del Volontariato e gli organismi socio-assistenziali del territorio diocesano. «Rilevante – spiega don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana  – il focus proposto dal nostro arcivescovo, monsignor Miglio, sul tema della povertà femminile e dei femminicidi in Italia: un fenomeno che sta crescendo in questi ultimi anni, che pone al centro la salvaguardia della diversità e della libertà di genere. L’attenzione è verso la povertà causata dallo sfruttamento di quelle donne che subiscono violenza, costrette a restare “circoscritte”, senza possibilità di sviluppare le proprie capacità».

Domenica, come ricorda il direttore Caritas, animazione nelle comunità parrocchiali, curata dalle Caritas e dalle associazioni di volontariato parrocchiali, attraverso il formulario di preghiera messo a disposizione delle parrocchie, come strumento che, oltre al Messaggio del Papa in occasione della Giornata, possa aiutare la comunità a rafforzare ulteriormente l’attenzione ai poveri. Inoltre, questa Giornata, «ci permette di riflettere sulla mancanza di lavoro», continua don Lai. Giovedì 22 novembre a partire dalle 10, nel Seminario arcivescovile, verrà infatti presentata l’impresa sociale Lavoro insieme S.r.l., nata grazie alla diocesi di Cagliari, attraverso la Fondazione Caritas San Saturnino, braccio operativo della Caritas diocesana, la Fondazione Sant’Ignazio da Laconi e l’associazione di volontariato della Caritas Beata Suor Giuseppina Nicoli. L’obiettivo è «offrire supporto e promuovere lavoro per i giovani, attraverso due pilastri: l’impresa sociale, le cui competenze saranno messe a disposizione per accompagnare le idee lavorative, e un centro d’ascolto giovani e lavoro; tutto ciò, all’interno del micro-credito, del Prestito della Speranza e del Progetto Policoro». Il progetto «vuole essere uno strumento per costruire rete, a un anno dalla Settimana Sociale dei cattolici italiani, svoltasi a Cagliari nell’ottobre 2017, incentrata sul lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale».

Queste, dunque, le iniziative promosse, in occasione della Giornata, nella Diocesi, da anni impegnata, attraverso la Caritas, a conoscere e contrastare il fenomeno della povertà, che assume molteplici dimensioni, dall’usura e dalla mancanza di lavoro al problema abitativo. «Circa il 75% delle persone che si rivolgono presso i nostri servizi sono italiani – spiega il direttore. Ci preoccupa soprattutto la povertà dei giovani, una povertà formativa, di scolarizzazione; così come quella delle persone nubili e celibi, oltre che delle famiglie e delle “povertà estreme”, come i senza dimora».

Tra i bisogni principali, come ricorda il direttore, ci sono quelli economici, occupazionali, il problema abitativo, che interessa circa il 25% delle famiglie che si rivolgono alla Caritas. «Una povertà multidimensionale che evidenzia tutto il disagio della nostra società – spiega don Lai. Senza dimenticare il tema dell’immigrazione, con la preoccupazione verso l’ultimo decreto, in seguito al quale verranno meno la qualità dell’accoglienza, la possibilità di attivare percorsi di inclusione, tirocini, formazione professionale, con il rischio che le persone titolari di protezione umanitaria, si ritrovino per strada».

Ancora, va ricordata «l’attenzione verso le famiglie rom, con l’impegno portato avanti negli ultimi anni dalla Caritas insieme agli enti locali, per favorire l’emancipazione dal disagio abitativo, formativo ed occupazionale».

Maria Chiara Cugusi

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