Caritas parte civile al processo per gli abiti usati L'udienza in tribunale è stata fissata per il 1 febbraio
È prevista il 1 febbraio l’udienza del processo sul presunto traffico di abiti usati che ha visto la Caritas diocesana come parte lesa.
Nel corso dell’udienza preliminare la Caritas si è costituita parte civile perché ha subito un danno non indifferente: fiumi di inchiostro sono stati versati per additarla quale soggetto coinvolto nel presunto traffico di vestiario. In realtà è risultata parte lesa perché truffata e vittima di un illecito utilizzo del nome.
Al termine delle indagini il Gup del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del Pm della Direzione distrettuale Antimafia, Guido Pani, nei confronti del referente dei servizi di approvvigionamento e logistica della Caritas Andrea Nicolotti, 57 anni di Cagliari, dei titolari della Eurofrip di Guarino a Casoria (Napoli), Giampiero Cesarini (45) e la moglie Rosa Contiello, di 45 e 42 anni, entrambi residenti in Sardegna, e dell’imprenditore Guido Afflitto, 65 anni, originario di Catanzaro, titolare della Sarda recupero tessili con sede a Monastir.
La vicenda era emersa nel 2016, a gennaio, quando dopo un esposto anonimo gli investigatori del Corpo Forestale della Sardegna avevano individuato tonnellate di vestiti raccolti per la Caritas ma mai arrivati ai poveri. Sarebbero, infatti, finiti in mano a società che li vendevano nei mercati della Penisola, soprattutto in Campania, ma anche in Africa.
In caso di beneficenza, la normativa non prevede alcuna restrizione: la Caritas raccoglie gli indumenti, li seleziona e li dona ai bisognosi senza ulteriori passaggi. Ma se questi stessi indumenti vengono messi in vendita, si applicano le leggi sullo smaltimento dei rifiuti, trattandosi di abiti usati. Ed è in questa procedura e in questo contesto di sviamento della originaria destinazione che sono emerse le irregolarità contestate dalla Procura.
La costituzione di parte civile è un’ulteriore occasione per ribadire la totale estraneità ai fatti della Caritas che, anzi, è stata pesantemente danneggiata dalla vicenda, tanto che il servizio di raccolta del vestiario usato è ancora sospeso, in attesa che la vicenda giudiziaria giunga al termine.
Roberto Comparetti
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