Ignazio Boi nuovo direttore della Pastorale sociale La nomina dell'Arcivescovo durante un incontro in Seminario
A otto mesi dalla 48ma Settimana Sociale, monsignor Arrigo Miglio ha promosso un incontro sul tema «Una politica buona per buone politiche» in occasione della festa liturgica di san Tommaso Moro, patrono dei politici e degli amministratori. All’iniziativa, svoltasi nella sala Benedetto XVI del Seminario arcivescovile, hanno preso parte amministratori pubblici, ex presidenti della Regione, assessori e consiglieri regionali e comunali, esponenti del mondo associativo, cooperativistico, sindacale e accademico, oltre la delegazione diocesana e l’equipe organizzativa dell’evento nazionale.
Nella sua introduzione monsignor Miglio, salutando i partecipanti, ha espresso parole di gratitudine per don Giulio Madeddu, a conclusione del suo secondo triennio di direzione dell’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, per l’impegno profuso. Il Vescovo ha poi comunicato la firma del decreto di nomina del nuovo direttore Ignazio Boi, diacono permanente e già collaboratore dell’Ufficio, che sarà affiancato da due giovani, don Enrico Murgia, neo sacerdote, e Andrea Marcello, esperto di economia.
Don Giulio ha illustrato il lavoro svolto nel corso del suo mandato e Ignazio Boi ha ringraziato l’Arcivescovo per la fiducia accordata, sicuro di poter contare sull’esperienza del suo predecessore.
Nel segno della continuità dunque la prospettiva di incremento e sviluppo della pastorale sociale in diocesi, a partire dalla ripresa dei contenuti delle giornate nazionali, in vista di un evento celebrativo e di riflessione previsto per il prossimo mese di ottobre.
Gilberto Marras, direttore Confcooperative Sardegna, ha offerto una sintesi dei temi principali della Settimana Sociale, richiamando alcuni interventi significativi e individuando elementi chiave che hanno poi favorito il successivo e vivace dibattito.
Elemento comune degli interventi la necessità di dare seguito a tali iniziative, promuovendo un’azione di formazione diffusa nel territorio e alimentando una coscienza sociale finalizzata a ridare speranza e coraggio, mediante la diffusione della dottrina sociale della Chiesa.
Particolare rilievo hanno assunto la dimensione educativa, l’importanza della famiglia e la formazione tecnica e professionale. Ampia soddisfazione è stata espressa da tutti i convenuti in un clima di corresponsabilità trasversale, oltre le appartenenze politiche. Stile che fa ben sperare per una pastorale sociale e del lavoro caratterizzata da prossimità e itineranza, come esorta papa Francesco.
E. B.
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