Lettori della Parola maggiormente consapevoli Dal lunedì 7 maggio sono previsti quattro incontri in Seminario
Quattro incontri per formare i lettori della Parola di Dio. Lunedì 7 maggio in Seminario, con due turni, uno dalle 16 alle 18 e l’altro dalle 19 alle 21, inizia un corso di formazione per Lettori, organizzato dall’Ufficio liturgico diocesano.
Il ciclo comprende tre appuntamenti con relatori e uno invece realizzato in collaborazione con la diocesi di Torino, che da oltre quarant’anni ha una consolidata esperienza nel campo formativo legato alla proclamazione della Parola di Dio.
«Abbiamo scelto di proporre l’esperienza di Torino – dice il direttore dell’Ufficio liturgico, don Fabio Trudu – perché accanto alla formazione classica è necessario affiancare testimonianze concrete di chi da tempo porta avanti un certo percorso. L’intento è quello di fornire alle parrocchie dei percorsi chiari. A Torino hanno lavorato anche sul versante della proclamazione della Parola di Dio e sulle tecniche. Oltre alla formazione biblico-liturgica occorre sapere anche come proclamare e quindi acquisire le tecniche di proclamazione».
I primi tre incontri hanno più un taglio formativo teorico. «Diciamo – prosegue don Fabio – che «Dare voce alla Parola», come recita il titolo del corso, ha sempre voluto avere questi ambiti di formazione: uno biblico, uno liturgico, uno ministeriale, uno tecnico. I quattro canali “teorici” sui quali impostiamo i corsi formativi dei lettori».
Un ruolo delicato quello ricoperto dal lettore. «I lettori – conferma il direttore – non possono essere improvvisati, né il servizio deve essere occasionale, ma sistematico. La Parola di Dio è Cristo stesso che si dà a noi: il lettore da quindi voce a Cristo che è la Parola del Padre. Questo significa che il lettore ha un compito analogo a quello di chi distribuisce la comunione ai fedeli, anche lui dona Cristo, presente ma nell’ostia consacrata. Per questo è necessario che cresca la consapevolezza tra i sacerdoti nell’individuare persone preparate e capaci di svolgere bene questo servizio».
Alla base di questo come di altri corsi formativi dell’Ufficio liturgico c’è l’intento di rendere le persone sempre più consapevoli di quanto viene vissuto nella celebrazione eucaristica. «La finalità – conclude don Trudu – è far sì che chi partecipa alla celebrazione sia cosciente di ciò che sta vivendo: nella Messa si incontra il Signore ed è necessario che chi è presente ne sia sempre più cosciente e quindi anche i lettori devono essere preparati perché con il loro servizio conducano gli altri fedeli a incontrare Cristo nella Parola che proclamano».
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