Il potenziale educativo dell’esperienza liturgica Liturgia e catechesi al centro dei lavori del convegno catechistico
Quale il ruolo della liturgia nei percorsi di iniziazione cristiana che accompagnano i bambini e i ragazzi delle nostre parrocchie verso la vita di fede? Risulta adeguata e pertinente la formazione liturgica dei catechisti? Come saper educare alla celebrazione della domenica e allo spirito della liturgia? Pregare e celebrare sono esperienze di fede relegate a qualche occasione e riferite maggiormente solo alla Messa domenicale?
Interrogativi come questi, e non solo, hanno trovato spazio nel convegno che l’Ufficio catechistico diocesano, in sintonia con quello liturgico, proponendo ai catechisti, ai parroci, genitori e animatori parrocchiali all’inizio del nuovo anno pastorale 2017-2018.
Un tema, quello del rapporto tra liturgia e catechesi nell’iniziazione cristiana dai 7 ai 14 anni, difficilmente approfondito e coniugato nei recenti appuntamenti formativi e pastorali.
Eppure la liturgia domenicale, ad esempio, per la maggior parte dei bambini e dei ragazzi, dei genitori e dei volontari parrocchiali, costituisce pressoché l’unico momento di «vita liturgica» nella comunità credente.
Dalle esperienze raccolte in molte occasioni formative nei gruppi catechistici parrocchiali, emerge che non sempre nell’incontro settimanale i catechisti hanno la possibilità, il tempo e gli strumenti necessari per aiutare i ragazzi a cogliere il significato dei segni e dei simboli che abitano la celebrazione. Ne consegue, inevitabilmente, un senso di smarrimento e di palese noia che, sia i più piccoli sia i ragazzi, esprimono nei confronti della Messa e della celebrazione in genere.
Anche la dimensione della preghiera comunitaria, come anche quella personale, rischiano di essere recepite come dovere, ripetitività circoscritta alle parole-formule da dire, se non c’è un’adeguata introduzione, vissuta e condivisa, alle molteplici espressioni con cui il credente si pone davanti a Dio. Laddove, invece, i catechisti e l’intera comunità propongono esperienze educative di iniziazione alla preghiera, di intensa e partecipata vita liturgica e celebrazioni aperte alla fraternità, preparate dal desiderio dell’incontro con Cristo e significative per la vita nuova nella quotidianità, allora anche i bambini e i ragazzi scoprono la bellezza e la gioia dell’ascolto della Parola e l’ineguagliabile profondità di mettersi con gratuità e disponibilità davanti a Dio, l’Unico capace di riempire la vita.
L’obiettivo del Convegno è stato quello di far emergere, con semplice ma feconda insistenza, quali sono i criteri fondamentali della liturgia nella catechesi, facendo emergere la riflessione sul ruolo e coinvolgimento della famiglia a partire dalla liturgia, e dando voce alle concrete esperienze con cui, anche nelle nostre comunità, catechesi e liturgia si integrano pienamente nel servizio dell’evangelizzazione e dell’edificazione della fede. Il percorso tematico del convegno, accanto al racconto di esperienze liturgiche significative maturate in alcune comunità parrocchiali e finalizzate al coinvolgimento celebrativo dei ragazzi e delle famiglie, ha potuto contare sul prezioso contributo di esperti sia sul versante liturgico che catechetico.
A tutti, catechisti, sacerdoti ed educatori, pienamente inseriti nella comunità cristiana, è ben chiaro quanto decisivo sia il potenziale educativo della celebrazione sia per i plurimi linguaggi che interpellano il cuore, la mente, i sensi corporei e psichici, come anche per le sue specifiche esigenze comunitarie.
Emanuele Mameli – Direttore Ufficio catechistico diocesano
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