Lingue minoritarie in Europa: Ecco i vincitori del Premio Ondras 2024
Il Premio Ondras 2024, giunto alla sua terza edizione, rappresenta un appuntamento significativo per la promozione delle lingue minoritarie in Europa. Il premio è stato ideato da Crei Acli e Fondazione di Sardegna con l’obiettivo di riconoscere l’impegno sociale, culturale e politico volto alla salvaguardia delle lingue minoritarie, una delle più preziose ricchezze culturali del continente.
Quest’anno, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a quattro protagonisti distinti per il loro contributo in favore della promozione e valorizzazione delle lingue minori. I vincitori del Premio Ondras 2024 sono Castillo Suarez Garcia, Pantaleone Danilo Brancati, Franco Siddi e l’intera comunità di Orgosolo. La cerimonia si svolgerà il 26 ottobre 2024 alle 18:00 presso la Manifattura Tabacchi di Cagliari, con una conferenza stampa programmata per la mattina alle 10:30, dove verranno illustrati i dettagli e le motivazioni del premio.
Il Premio Ondras si pone come un importante riconoscimento del plurilinguismo e della diversità culturale europea. Nella giornata in cui si celebra la Giornata Europea delle Lingue, organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea, la premiazione mette in luce la rilevanza di preservare queste lingue come strumento di identità culturale.
I vincitori del Premio Ondras 2024
Castillo Suarez Garcia
Una scrittrice e filologa basca di grande rilievo, Castillo Suarez Garcia ha dedicato la sua vita alla promozione della lingua basca. Laureata presso l’Università dei Paesi Baschi, ha iniziato a operare attivamente negli anni ’90 per la tutela e l’uso della sua lingua nativa. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con diverse associazioni culturali e letterarie, e attualmente ricopre il ruolo di tecnico responsabile per l’uso della lingua basca nell’amministrazione della Comunità del Sakana.
Suarez Garcia ha pubblicato numerose opere letterarie di successo, con titoli poetici che hanno vinto premi prestigiosi come Amodio galduak (Amori persi, 1999) e Bitaminak (Vitamine, 2000). Le sue opere esplorano temi legati alla memoria, alla riflessione poetica e politica, ma anche alla botanica e alla lessicografia. Tra i suoi ultimi lavori letterari si distinguono Irateura (2019) e Alaska (2023). Il suo contributo alla diffusione della lingua basca non si limita alla letteratura, ma si estende anche al settore educativo, e dal 2022 è membro della Euskaltzaindia, l’Accademia Reale per la Lingua Basca.
Pantaleone Danilo Brancati
Rappresentante della comunità grecanica dell’Italia meridionale, Pantaleone Danilo Brancati ha trascorso la sua vita nella vallata dell’Amendolea, un’area dove l’influenza ellenica è ancora viva. La sua passione per la lingua greka risale alla sua infanzia, trascorsa in contatto con la sua famiglia ellenofona, attraverso la quale ha imparato i primi rudimenti di questa antica lingua.
Oggi Brancati è uno dei principali difensori della lingua greca calabrese e si dedica alla diffusione di questo prezioso patrimonio culturale. Il suo impegno è particolarmente significativo in un’epoca in cui la globalizzazione minaccia di cancellare molte lingue locali. La sua opera di divulgazione mira a mantenere vivo l’antico retaggio greco che caratterizza ancora le valli della Grecìa calabrese.
Franco Siddi
Franco Siddi, giornalista e consigliere di amministrazione della RAI dal 2015 al 2018, ha avuto un ruolo determinante nella creazione di uno spazio radiotelevisivo dedicato alla lingua sarda all’interno del servizio pubblico nazionale. Questo traguardo, raggiunto grazie alla sua determinazione e competenza, è stato reso possibile in collaborazione con altre personalità influenti, ed è un risultato di grande importanza per la promozione del sardo nel contesto radiotelevisivo.
Grazie alla sua sensibilità e al suo impegno politico-manageriale, Siddi ha contribuito a rendere possibile ciò che era previsto dalla legge 482/99, ma che finora non era stato pienamente attuato. Per questo motivo, il suo contributo al servizio della lingua sarda viene giustamente riconosciuto con il Premio Ondras 2024.
La comunità di Orgosolo
La comunità di Orgosolo, piccolo centro della Barbagia nel cuore della Sardegna, è stata premiata per la sua straordinaria capacità di preservare la lingua sarda. Mentre in gran parte dell’isola si assiste a una rapida erosione della trasmissione intergenerazionale della lingua, Orgosolo si distingue per essere un baluardo della resistenza linguistica. Qui, il sardo continua a essere utilizzato come lingua di vita quotidiana e di trasmissione familiare, rappresentando un esempio per altri territori.
Secondo la Commissione del premio, Orgosolo è un vero e proprio simbolo della lotta per la preservazione della lingua sarda e dimostra che è ancora possibile mantenere viva una lingua minoritaria in un mondo sempre più globalizzato.
L’importanza del Premio Ondras
Il Premio Ondras è diventato un appuntamento di riferimento per le lingue minoritarie europee. Grazie all’impegno di personalità come Suarez Garcia, Brancati, Siddi e la comunità di Orgosolo, si dimostra che il lavoro sulla lingua può essere declinato in modi diversi, dalla poesia alla politica, dalla divulgazione all’uso quotidiano. La promozione del plurilinguismo e la valorizzazione delle lingue minoritarie è essenziale per la tutela della diversità culturale del nostro continente.
In un’epoca di forte globalizzazione, dove le culture locali rischiano di essere sommerse dalle tendenze globali, il Premio Ondras lancia un messaggio forte: la lingua è un elemento identitario e un patrimonio che va difeso, tramandato e valorizzato.
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