Prese a mandarli a due a due

XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri.

E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

(Mc 6,7-13)

Commento a cura di Giovanni Ligas

Gli apostoli vengono inviati in missione. Pur potendone fare a meno Gesù chiede la loro collaborazione.

Le istruzioni date ai Dodici sono indicative anche per tutti i battezzati, chiamati a partecipare alla missione della Chiesa. 

La missione comporta un atteggiamento libero dalle attrazioni del mondo e da ogni forma di cupidigia, che rendono meno credibili coloro che vogliono essere portavoce del Messia.

È lo stile della testimonianza cristiana.

È fondamentale che il Vangelo sia proclamato nella Chiesa attraverso la predicazione, la celebrazione del culto e le attività pastorali, tuttavia ciò che colpisce maggiormente l’attenzione di chi è lontano dalla fede è la testimonianza autentica e coerente nella vita dei cristiani. 

In realtà si tratta di un lavoro più impegnativo, perché la fede si trasmette da persona a persona, nella quotidianità della vita, curando i destinatari a uno a uno.

L’esempio di Gesù lo conferma.

Egli è il pastore che va in cerca dell’unica pecora smarrita ed è il Maestro che dialoga con la samaritana e che risponde personalmente al giovane ricco.

Tutti i cristiani sono chiamati a impegnarsi personalmente nella missione della Chiesa: il padre e la madre di famiglia, il docente, il sacerdote, la religiosa, la catechista, i nonni, gli amici. 

All’interno della grande missione della Chiesa, la fede si trasmette da persona a persona, nella famiglia, nell’ambiente di lavoro o nella vita sociale. 

Sono tanti i credenti che attestano di aver ricevuto la fede dall’esempio dei propri genitori, dei nonni, di qualche familiare o di un amico.

Poi, oltre al bastone per il viaggio e ai calzari, simboli dei pellegrini, nel testo si dice di «non portare due tuniche». 

Nelle due tuniche Origene vedeva tre significati.

Il primo, quello più immediato, si riferisce alla carità. 

Un abito serve a vestirci e l’altro ci viene consigliato di darlo a chi non ne ha.

Il secondo significato è legato alla veste battesimale.

È l’abito dell’uomo nuovo, che ha deposto quello vecchio, perché rinato in Cristo. 

La missione, infine, comprende la lotta contro il male, che si conduce con l’aiuto di Dio, e la visita agli infermi.

Sin dai primi secoli del cristianesimo si hanno testimonianze di come la Chiesa abbia sempre curato con particolare sollecitudine la visita ai malati nelle case, per portare loro soprattutto il conforto spirituale.

Prese a mandarli a due a due.

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