Non è importante capire tutto ma dire sì
Al Pozzo di Sichar il 53mo corso spirituale dedicato ai giovani
Il Pozzo di Sichar a Quartu Sant’Elena ha ospitato il 53esimo TLC Spirituale.
Si tratta di una autentica esperienza di fede che si rinnova ogni anno, un dono immenso per coloro che l’hanno preparata, vissuta e poi regalata al prossimo: scopo del TLC è infatti fare in modo che l’esperienza non sia limitata solo ai tre giorni di corso ma che possa durare per tutta la vita, in un eterno «quarto giorno».
Michele, 21 anni, animatore dell’oratorio di Santa Vittoria, parrocchia di Santa Barbara, a Sinnai, racconta: «Grazie a questa esperienza ho acquisito molta più consapevolezza, sia della fede che sento sia dell’immagine che il Signore ha nei miei confronti».
«Il TLC è una spinta, un lancio, una scintilla che spero possa trovare realizzazione nelle attività che sarò chiamato a svolgere nella mia comunità, e altrove. Ho compreso che non è sempre importante capire tutto, ma è importante dire sì, affidarsi e fidarsi di quello che è il disegno di Dio per noi».
Francesco, giovane seminarista della parrocchia di Nostra Signora delle Grazie in Sestu, ha riassunto in questo modo la sua vivenza dopo il TLC spirituale: «Il mio TLC è iniziato già sapendo che c’era un vino buono che mi attendeva e infatti Gesù, sempre rispettoso del mio modo di essere, non mi ha ubriacato ma mi ha inebriato regalandomi qualche bottiglia di buon vino che rimarrà nella memoria con un sapore davvero buono».
«Questi giorni, oltre che un dono gratuito, sono stati l’esperienza della fedeltà di Colui che ci ha convocato: non ho ancora imparato a rispondere immediatamente di sì agli inviti del Signore eppure, attraverso amici e fratelli, continua a chiamarmi a un’esperienza di vita eterna già da ora».
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5): il quarto giorno per me significa guardare con occhi nuovi e nuovamente innamorati i doni che già ci sono (tanti) e che rendono meravigliosa la vita che vivo».
Tra i corsisti, anche dei ragazzi provenienti dalla diocesi di Ragusa che, guidati da don Salvatore Vaccaro, direttore spirituale del TLC nazionale, hanno vissuto l’esperienza sarda per poterne fare tesoro e riportarla poi nelle parrocchie di appartenenza.
Daniele si è così raccontato: «Mi sono accorto solo adesso di certi aspetti della liturgia. Ho capito l’importanza della preghiera giornaliera e l’importanza della Gioia che deve essere presente in ogni situazione, soprattutto in quelle in cui sembra che stia crollando tutto.
«Non avrò più paura», questo è il motto che mi accompagnerà da questo momento. Non è semplice ma sono fiero di guardarmi allo specchio e vedere quella gioia forte e chiara.».
L’equipe, coordinata da Giulia Oghittu e da don Andrea Secci, non può che essere grata al Signore per questo immenso dono ricevuto: un’esperienza vera, autentica, di Cristo e in Cristo.
Non è importante capire tutto ma dire sì.
© Copyright Il Portico