Due sardi nel nuovo consiglio nazionale Fisc
Sono stati eletti nella XX Assemblea della Federazione italiana settimanali cattolici
Due sardi nel nuovo consiglio nazionale Fisc.
In 60 anni di storia non era mai accaduto che la nostra Regione esprimesse due rappresentanti in seno alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Oltre al delegato regionale, il nostro direttore, Roberto Comparetti, dalle urne è scaturito il nome di Giampaolo Atzei, già delegato regionale negli ultimi sette anni, direttore del settimanale diocesano di Iglesias, «SulcisIglesienteOggi».
Un risultato che premia il lavoro di squadra della delegazione sarda presente, con l’indispensabile apporto dei colleghi rimasti sull’Isola.
Tre giorni a Roma scanditi da diversi momenti.
Un inizio importante con l’udienza concessa da papa Francesco.
«Vi occupate di stampa, televisione, radio e nuove tecnologie – ha detto tra l’altro il Santo Padre – con un impegno a educare ai media i lettori e gli utenti. Il vostro radicamento capillare testimonia il desiderio di raggiungere le persone con attenzione e vicinanza, con umanità. Anzi, direi che ben rappresentate quella geografia umana che anima il territorio italiano».
«D’altronde – ha ribadito il Papa – la comunicazione è questo: mettere in comune, tessere trame di comunione, creare ponti senza alzare muri», esortando i presenti a «rinnovare sempre l’impegno per la promozione della dignità delle persone, per la giustizia e la verità, per la legalità e la corresponsabilità educativa».
Francesco ha poi chiesto ai giornalisti e responsabili di Tv, Radio, carta stampata e siti web di non perdere di vista, nel contesto delle grandi autostrade comunicative di oggi, sempre più veloci e intasate, tre sentieri, che è bene non perdere di vista e che vanno sempre percorsi: formazione, tutela e testimonianza.
Nell’albergo romano, sede dell’incontro, i delegati si sono ritrovati per l’apertura della XX Assemblea ordinaria elettiva, con l’intervento del Segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, nostro Arcivescovo, il quale ha evidenziato come i giornali diocesani siano «laboratori di corresponsabilità, perché operano quotidianamente l’ascolto e il discernimento, il racconto e la lettura di fede, a servizio di tutta la comunità. La vostra azione è aperta a servizio delle Chiese e delle comunità che abitano i nostri territori. La corresponsabilità informativa diventa specchio per l’agire ecclesiale».
Nella sua relazione il presidente uscente, Mauro Ungaro, ha posto in primo piano il percorso realizzato in questi quattro anni, segnato dal biennio pandemico nel quale i giornali hanno faticato a portare avanti la loro missione di prossimità alla gente e al territorio nel quale sono radicati.
La seconda giornata la mattinata è stata caratterizzata dal confronto-dibattito con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il quale ha risposto ad alcune domande di stretta attualità: la crisi migratoria, le difficoltà economiche del nostro Paese.
L’esponente del Governo ha anche ricordato come l’Europa è stata unita quando le sue radici erano quelle cristiane. «Il fallimento – ha detto Mantovano – è iniziato nel 2004, quando ha iniziato il dissociarsi dall’appello di Giovanni Paolo II di fare riferimento alle radici cristiane».
«Una della concause del conflitto che oggi è in terra europea, perché l’Ucraina è in terra europea, deriva dal fatto che si sono privati i cittadini europei della loro consapevolezza cristiana. Oggi si scontrano popoli che hanno origini cristiane».
Nel pomeriggio l’assemblea dei direttori con un dibattito a più voci e poi le operazioni di voto per l’elezione dei nuovi componenti del Consiglio nazionale e due sardi sono stati eletti nel nuovo consiglio nazionale Fisc.
A chiusura della tre giorni romana una visita guidata al palazzo del Quirinale, per ammirare il patrimonio di storia e cultura della sede istituzionale più importante del nostro Paese.
Due sardi nel nuovo consiglio nazionale Fisc.
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