Esperienze di vita comune e discernimento vocazionale
Concluso l’Anno del Seminario arcivescovile è tempo di bilanci
La fine di un anno è tempo di bilanci e prospettive.
Il Seminario Arcivescovile di Cagliari quest’anno ha contato 2 seminaristi al «Minore» e 15 al «Maggiore», questi ultimi in formazione al Seminario Regionale Sardo, a Roma e ad Anagni.
L’itinerario formativo del Seminario Minore non è stato particolarmente articolato, ma abbiamo avuto la possibilità di fare «vita di famiglia».
Paolo Vacca di Nurri, che si appresta a conseguire la maturità in Scienze Umane e a passare al Seminario Maggiore, e Cristian Mascia di Sinnai, che ha frequentato la III liceo classico, hanno condiviso con il sottoscritto i momenti di preghiera, lo studio e i momenti di fraternità, sovente impreziositi dalla presenza e dalla simpatia del padre spirituale don Luigi Castangia, di Suor Berny e di Michele Fanunza.
Per acquisire una maggiore responsabilità, i ragazzi hanno potuto gestire personalmente il proprio tempo – con la mia supervisione – durante alcuni pomeriggi.
Non sono mancate altre iniziative significative: l’attività caritativa, presso la mensa delle Missionarie della Carità a Sant’Elia e, soprattutto nella prima parte dell’anno, la«Lectio divina», qualche momento culturale (come il teatro) e la partecipazione agli eventi diocesani.
Eventi vocazionali e momenti di incontro con i ragazzi di altri Seminari, sia sardi che «continentali», ci hanno dato occasioni di confronto e scambio.
Volendo fare una sintesi dell’anno trascorso con tre parole, per Cristian è stato «formativo, divertente, bello», Paolo dice «rendimento di grazie, gioia, famiglia».
Mi è stato chiesto: «Chiuderà il Seminario Minore»? La mia risposta è: «No!».
Certamente, il numero esiguo di ragazzi invoca una riflessione. Condivido con il nostro Arcivescovo, monsignor Baturi, l’idea che il Seminario non si deve «chiudere», ma anzi «aprire» a forme nuove di esperienze di vita comune e discernimento vocazionale.
L’Ufficio diocesano di Pastorale Vocazionale quest’anno si è rivolto maggiormente agli universitari, con risultati che non sempre ci hanno lasciato soddisfatti.
I ritiri per i cresimandi e la Giornata diocesana Ministranti hanno riscosso un certo (crediamo evangelico) successo, due ambiti sui quali si potrebbe puntare di più l’anno prossimo, come anche pensare a esperienze di vita fraterna e discernimento vocazionale per adolescenti.
Segno di speranza è stato il bel cammino di discernimento vocazionale in vista del sacerdozio, condiviso con don Luigi Castangia, che ha visto la partecipazione di 7 giovani e adulti, alcuni dei quali hanno mostrato di avere i requisiti per passare al «Maggiore».
Don Roberto Ghiani – Rettore Seminario Arcivescovile
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