Preghiamo per i nostri sacerdoti L’esortazione del Vescovo dopo la pubblicazione degli avvicendamenti
Desidero far giungere una parola di riscontro a tutti coloro che in questo periodo si sono rivolti a me per manifestare i loro sentimenti in occasione degli annunciati trasferimenti dei sacerdoti che prestano servizio nelle loro parrocchie. Le attestazioni di stima per un parroco o un vice parroco e le petizioni affinché il vescovo non proceda al trasferimento sono indubbiamente belle testimonianze del bene che i sacerdoti compiono. Ne ringrazio il Signore.
Mi preme però richiamare alcune considerazioni che vanno tenute presenti. I fedeli di una parrocchia considerano i problemi e le necessità della loro comunità, ma vescovo e collaboratori devono tenere presente il quadro diocesano e anche la situazione di ogni sacerdote. Non è difficile comprendere la complessità di un territorio suddiviso in oltre 130 parrocchie e di un presbiterio, grazie a Dio ancora numeroso, ma assai vario e con l’età media che si alza inesorabilmente. In secondo luogo i fedeli dovrebbero sempre più riuscire a guardare oltre la persona del singolo ministro per vedere anzitutto il sacerdote e i doni di cui egli è portatore, non per suo merito ma per missione ricevuta da Cristo attraverso la Chiesa. Questi doni poi non sono tutto in una comunità cristiana, chiamata ad assumere un ruolo sempre più importante nella vita parrocchiale, nei diversi ambiti della catechesi, dell’amministrazione, del servizio caritativo e sociale, beninteso in pieno accordo con il proprio parroco. Altro punto cruciale: quanto preghiamo per i nostri sacerdoti? Per le vocazioni e per il Seminario? Ci ricordiamo di ringraziare il Signore quando siamo consolati dal ministero di un sacerdote e di pregare per lui quando non ci sentiamo aiutati? La preghiera per i sacerdoti deve essere anche preghiera per l’unità e la comunione della nostra Chiesa, in un tempo in cui le differenze di età, di formazione, di mentalità , rischiano di disorientare il singolo fedele, ripetendo la situazione di cui scrive san Paolo nella prima Lettera ai Corinzi: «Io sono di Paolo, io di Cefa, io di Apollo, io di Cristo». Invito tutti a intensificare la preghiera per i sacerdoti in questo mese di settembre. Con questa intenzione vivrò il pellegrinaggio giubilare a Roma dal 9 all’11 settembre. Nei giorni 15 e 16 settembre siamo invitati a vivere a livello diocesano il Congresso eucaristico di Genova, con una speciale celebrazione in Cattedrale e con tempi prolungati di adorazione eucaristica. Sarà quello un altro momento di preghiera per il nostro presbiterio.
+ Arrigo Miglio Vescovo
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