La vostra opera è giusta perché è a favore dell’Uomo
L’Arcivescovo ha celebrato nella cappella del Policlinico di Monserrato
Celebrare la Messa in occasione della patrona dell’Università, l’Immacolata Concezione, e nel contempo ricordare i 20 anni dalla dedicazione della cappella del Policlinico al beato Nicola da Gesturi.
Con queste motivazioni monsignor Baturi, nei giorni scorsi, è stato accolto nella struttura sanitaria dai cappellani, don Andrea Piseddu e don Francesco Farris, assieme ai dirigenti e al personale dell’Azienda.
Nella cappella del Policlinico, monsignor Baturi, ha celebrato l’Eucaristia.
Nell’omelia ha invitato i presenti a «chiedere al Cielo di guardare – ha detto l’Arcivescovo – e di benedire la nostra opera: sappiamo che è giusta perché è a favore dell’Uomo. Dobbiamo sempre domandare, attraverso la nostra azione quotidiana, di essere guidati affinché possiamo aiutare l’uomo che soffre».
Secondo l’Arcivescovo occorre ricordare che a volte la «professione coincide con la missione».
«La missione di piegarsi sull’uomo sofferente, che chiede aiuto, che cerca salvezza e che la sua vita non va perduta».
«Nel riconoscerci preziosi – ha specificato – prendiamo atto dei nostri limiti e chiediamo aiuto».
«Questa è un’occasione – ha evidenziato l’Arcivescovo – per ragionare sul nostro destino, su quale valore ha ciò che facciamo ed ha un valore immenso: anzitutto perché lavorando, ed è il vostro caso, prestiamo aiuto alle persone che ci vengono affidate, ma anche perché attraverso il lavoro conosciamo noi stessi, siamo messi alla prova e intuiamo la nostra natura».
«Quindi – ha ricordato Baturi – questa è un’occasione importante per dire che la vita dell’uomo si realizza amando, vivendo per gli altri e dimenticando se stessi, come abbiamo potuto ammirare tra gli operatori della Sanità».
Il riferimento è al personale delle strutture sanitarie, sottoposte a una pressione molto forte, a causa della pandemia da Covid 19, tanto da intaccare anche la dimensione familiare.
«Voi con la vostra professione – ha evidenziato Baturi – realizzate voi stessi e la più grande vocazione dell’Uomo, che non è il mestiere ma l’amore: solo quando un uomo ama realizza se stesso».
Al termine della celebrazione l’Arcivescovo, con i cappellani, i dirigenti e il personale del Policlinico, si è recato al primo piano, dove è stata posata una statuina della Madonna, a ricordo dei 20 anni dalla dedicazione della cappella al beato Fra Nicola.
«In questa giornata – ha detto don Andrea Piseddu – 20 anni fa veniva dedicata la cappella al beato Fra Nicola da Gesturi, grande Santo della carità. Con questa grande testimonianza vogliamo ricordare quanto sia importante la nostra e la vostra vocazione al servizio dell’indifeso e del malato. Questa chiamata all’amore è valida per tutti: sacerdoti, medici e personale tutto».
La presenza dell’immagine della Vergine offrirà, a chi si reca in ospedale, l’accompagnamento di una madre al proprio figlio.
Roberto Comparetti
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